I primi risultati dell’autopsia sui corpi di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci: non è stata un’esecuzione.
ROMA – Non è stata un’esecuzione. I primi risultati dell’autopsia sui corpi di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci hanno confermato l’ipotesi di una morte avvenuta in un conflitto a fuoco tra i militanti e i ranger.
Come riportato da La Repubblica, sono quattro i colpi mortali. Due hanno raggiunto l’ambasciatore e due il carabiniere.
L’autopsia
L’autopsia è stata eseguita al Policlinico Gemelli di Roma ed è durata circa cinque ore. Secondo le prime informazioni, sia l’ambasciatore che il carabiniere hanno perso la vita nello scontro a fuoco. Non è stata un’esecuzione, come ipotizzato in un primo momento. I due sono stati raggiunti da due proiettili ciascuno esplosi a distanza, non a bruciapelo, quindi.
Sono quattro (due a testa) i colpi mortali che hanno trapassato i corpi da sinistra a destra. Un proiettile è di Kalashnikov, il fucile che in Congo viene utilizzato sia dai ribelli che dai ranger ed ha colpito al collo il carabiniere. Gli approfondimenti continueranno nei prossimi giorni ed entro 90 giorni sarà depositata la perizia completa. Un passaggio fondamentale per chiarire meglio quanto successo nella foresta nel momento della sparatoria.
Funerali di Stato
I funerali di Stato per Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci sono in programma a Roma nella giornata di giovedì 25 febbraio 2021 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Una cerimonia nel rispetto delle cerimonie anti-Covid con la presenza dei ministri Di Maio e Guerini e del premier Draghi.
Al termine della funzione, le salme partiranno per i rispettivi paesi di origine dove i sindaci hanno già organizzato una camera ardente e un funerale nel rispetto delle norme anti-Covid.